La nuova campagna per la sicurezza stradale invita a cambiare linguaggio e comportamenti.

Roma 7 novembre 2025 – Gli incidenti stradali non sono soltanto una fatalità. Spesso, dietro un sinistro, ci sono comportamenti errati che possono coinvolgere tutti gli utenti della mobilità: automobilisti, motociclisti, pedoni e ciclisti. Su questo assunto si basa la nuova campagna che l’Automobile Club d’Italia sta per lanciare, in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della strada del prossimo 16 novembre. L’iniziativa si declina attraverso otto immagini di forte impatto emotivo e dal chiaro messaggio, accompagnate dallo slogan Non chiamarlo incidente. E una tua scelta”. Questo per sottolineare la necessità di un cambio di paradigma anche linguistico nell’affrontare il problema della sinistrosità stradale, sottolineando con maggiore forza e chiarezza come siano i comportamenti pericolosi di ciascuno – a prescindere dal mezzo che utilizza – a creare spesso le condizioni che originano gli incidenti.

Il progetto sarà sviluppato tanto sui canali social di ACI che attraverso la diffusione di poster che saranno presenti presso tutti gli AC provinciali. Una distribuzione capillare che consentirà, nelle intenzioni degli organizzatori, di raggiungere quante più persone possibile.

“I dati sulla sinistrosità recentemente pubblicati da ACI e Istat confermano che c’è ancora molta strada da fare sul cammino della consapevolezza per mettere un freno agli incidenti. L’Automobile Club d’Italia non smetterà mai di battersi per dare il proprio contributo a risolvere questo grave problema”. Così ha commentato l’avvio della campagna il Commissario Straordinario di ACI, Generale Tullio del Sette.

Per l’On. Giovanni Battista Tombolato, sub commissario ACI, “ogni passo nella direzione di una maggiore consapevolezza sulla strada è un passo nella giusta direzione. Serve uno sforzo comune di tutti gli attori di questo comparto”.

Dal canto suo, il presidente eletto di ACI, Geronimo La Russa, ha confermato: “La sicurezza stradale è una conquista che si costruisce nel tempo, con consapevolezza e responsabilità. Anche le parole contano: cambiare il linguaggio significa cambiare la cultura della sicurezza. Questa campagna richiama ciascuno di noi a un impegno concreto, quotidiano e indispensabile, quello per la vita”.